E ORA?

europa-famiglia-283x300Ora che la Grecia ha “vinto” e la Germania ha “perso” bisogna trovare un accordo. Non esiste che la Grecia possa diventare “indipendente” perché non esiste una cosa come l’indipendenza, ad oggi. Soffro molto nel leggere che i grillini sognano di stare “coi BRICS”, come se i BRICS fossero un’unione omogenea con cui potersi schierare.

Nei BRICS ci sono potenze alternative agli Stati Uniti, come Cina e Russia, e potenze “allo sbaraglio”, ovvero stati emergenti, ricchi per caso e chissà per quanto che non hanno praticamente alcuna volontà politica precisa, come il Brasile o l’India.

Schierarsi con la Russia o la Cina vorrebbe dire la sottomissione totale esattamente come con gli Stati Uniti. Chiedete del dominio cinese ai vietnamiti, o di quello russo ai polacchi. Parlo per esperienza diretta, visto che per lavoro ho viaggiato molto. Sono potenze ultradominatrici esattamente come di Stati Uniti. Sarebbe un cambiare tutto per non cambiare niente.

Ma non cambieremmo proprio niente niente? No. Qualcosa cambieremmo. Ovvero la cultura di riferimento. Se gli Stati Uniti ammirano e rispettano la cultura europea (perché bene o male è anche la loro, da qui vengono), Russia e Cina vedono le culture che trovano sulla loro strada come un ostacolo da spazzare via. Mentre gli Stati Uniti vogliono inglobare le culture, le altre superpotenze le vogliono semplicemente eliminare.

Quindi? Andare con il Brasile? L’India? Impossibile. Non c’è alcuna progettualità in questi paesi ma solo un tiare a campare, un sopravvivere fino al giorno dopo, che in questo momento gli ha portato molti soldi ma domani li potrebbe portare sul lastrico con la stessa velocità. E poi… a India e Brasile cosa ne verrebbe mai in tasca di avere in più un partner come l’Italia? Siamo una mosca in confronto a loro.

L’Europa, secondo me, resta l’unica via. Un’Europa sotto l’ala protettiva degli Stati Uniti, che sono il tiranno meno peggiore che ci potesse capitare. Ma un’Europa più consapevole e ragionevole, che non cerca di ammazzarsi fra stati, che non mira al profitto di questa o quella nazione e si concepisce davvero come Stato unico diviso in province dalle diverse culture, diverse lingue, ma comuni interessi. Non un’Europa che combatte dentro ma che cerca di rinforzarsi per acquistare un posto migliore nella scacchiera mondiale.

Se fossimo davvero uniti, allora, forse, potremmo davvero essere un partner degli USA invece che una colonia dove andare a fare costose vacanze.

Ma a fianco di qualsiasi altra potenza che non siano gli Stati Uniti perderemmo definitivamente tutto. Quindi ora con la Grecia bisogna trattare. Smettere di depredarli e fare in modo che riescano a stare al passo con gli altri. Ci vorranno molti aiuti? In famiglia i deboli si devono aiutare, non sfruttare ed uccidere. Sennò non siamo una famiglia. E se non siamo una famiglia diventiamo tanti singoli, e i singoli, in una società, perdono sempre.

Guido G. Gattai

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