Nel lontano natale del 1914 accadde qualcosa di veramente straordinario, d’altronde forse è vero come dice una pubblicità che a natale siamo tutti più buoni, infatti le truppe britanniche, tedesche e – in misura minore – francesi decisero di interrompere le ostilità per poter festeggiare il natale in “Pace” nonostante si trovassero a combattere la Grande Guerra, che in quel momento non era ancora mondiale perché gli Stati Uniti erano ancora neutrali.
Non fatevi trarre in inganno dal titolo, che può far sembrare quasi che fosse qualcosa di stabilito a tavolino, infatti queste tregue – che coinvolsero più di centomila soldati tedeschi e britannici – furono completamente spontanee e non programmate dall’alto e la stampa europea di allora non riportò nulla; il primo a riportare l’accaduto fu il “The New York Times”. I primi giorni di Gennaio anche i giornali britannici cominciarono a riportare l’accaduto prendendo i resoconti in prima persona dalle lettere che i soldati mandavano ai propri cari.
Dalle testimonianze si evince che i tedeschi durante la vigilia di natale cominciarono a decorare le proprie trincee con candele e alberi di natale e che poi cominciarono a cantare canzoni natalizie seguite anche dalle canzoni natalizie che cominciarono a cantare i soldati britannici. Poco dopo i soldati di entrambi gli schieramenti attraversarono la terra che li separava per scambiarsi dei doni e farsi foto ricordo (non dei selfies… presumo che allora non andassero di moda).
In questa situazione i soldati ebbero la possibilità di seppellire i propri caduti e vennero tenute delle cerimonie religiose comuni.
Probabilmente vi starete chiedendo “beh, tutto qua?”. Anche se lo fosse sarebbe qualcosa di straordinario: visto che niente del genere era programmato questi episodi rappresentano spontanee esplosioni di umanità, dimostrando che la guerra non era ancora riuscita a cancellarla del tutto.
Ma non è tutto. I soldati fraternizzarono a tal punto da organizzare partite di calcio fra di loro. Una partita è stata commemorata dal presidente dell’Uefa, Michel Platini, inaugurando un monumento a Ploegsteert, località di Saint-Yvon, in Belgio. A quanto pare questa partita detta anche “la partita della pace” sarebbe stata vinta dai tedeschi con il risultato di 3-2.
Alla fine la spontaneità e l’umanità dei soldati riuscì a ottenere una tregua che neanche il Papa con la sua lettera era riuscito a farsi garantire.