10 ANNI DI AGORA’

fdbbvfdOspitiamo molto volentieri questo articolo di Sara Bichicchi, direttrice di Sintomi, il giornale interno del liceo Copernico di Prato. Il liceo Copernico di Prato può vantare quest’anno ben dieci anni consecutivi di agorà (o forum, come viene chiamato in altre scuole) ben organizzato e di comune e sereno accordo con preside e corpo docenti.
Un esempio e un faro per quello che le scuole dovrebbero tendere a diventare: posti in cui i ragazzi imparano ad autogestire e personalizzare la propria formazione in accordo e cooperazione con professori e i presidi, che secondo noi devono essere – come accade quasi sempre – guide e maestri e non – come non accade quasi mai, ma bisognerebbe fosse mai – aguzzini e carcerieri.

Dal 23 al 25 febbraio al Liceo Scientifico Niccolò Copernico è andata in scena, come di consueto, l’Agorà, giunta quest’anno alla decima edizione.
Il nome del progetto rimanda innegabilmente al mondo delle poleis greche, dove l’agorà era la piazza principale e, per estensione, l’assemblea, il dibattito tra i cittadini. Essa, dunque, rappresentava un’occasione di confronto e di partecipazione attiva, e tale vuole essere pure l’iniziativa copernicana.
Divenuta ormai un appuntamento fisso per i liceali di viale Borgo Valsugana, l’Agorà risale al lontano 2006, quando, per far fronte alle numerose occupazioni che sconquassavano l’istituto, per la prima volta fu proposto e approvato un periodo di autogestione, una pausa dalle classiche lezioni che permettesse agli studenti di esprimersi e di vivere la scuola in modo diverso. Da allora il format dell’evento è rimasto pressoché invariato – durante la mattinata, divisa in primo e secondo turno, gli alunni assistono a due forum, scelti tra quelli proposti – e l’unico cambiamento consistente si è avuto nel numero degli spazi utilizzati per le attività: originariamente tutto avveniva nell’Aula Magna e nelle palestre del Copernico, ma nel 2016, per questioni di sicurezza, si è arrivati a ben otto spazi sfruttati.
Ogni Agorà nasce su una lavagna dalle idee del Comitato Studentesco e, a partire da un sommario schizzo in gesso, gli allievi, protagonisti indiscussi, invitano gli ospiti, selezionano i temi da affrontare e organizzano loro stessi alcuni dei forum per dare forma a tre o quattro giorni di istruzione alternativa, dei quali curano anche la parte più amministrativa. Sono sempre i ragazzi, infatti, a occuparsi degli appelli e dei contrappelli nelle classi, ad accogliere i relatori esterni e a garantire l’ordine  all’interno dell’istituto, le cui porte, grazie al successo dell’Agorà, nel corso del tempo sono state varcate da diversi personaggi di rilievo: Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello, Max Tortora.
In linea con le precedenti edizioni, l’Agorà 2016 ha abbracciato una vasta gamma di tematiche, concernenti l’attualità e non solo, e negli ambienti del liceo si è discusso, ad esempio, di integrazione, di sessualità consapevole, di metodo di studio e di disuguaglianza sociali, ma non sono mancati nemmeno i forum autogestiti: docenti, copernicani ed ex copernicani si sono messi in gioco e hanno spaziato dalla danza alla meditazione, dal giornalismo al cinema, dalla musica elettronica alla produzione di un marchio d’abbigliamento. L’evento si è quindi concluso con un bilancio positivo, nella speranza che la prossima Agorà mantenga o addirittura migliori lo spirito d’iniziativa e il dialogo, da sempre alla base di questo progetto.

Sara Bichicchi

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