
Pièce di teatro dell’assurdo.
Da recitarsi in modo del tutto casuale in mezzo ad una qualsiasi altra pièce.
Un attore si presenta davanti al pubblico.
– Se volete sopravvivere, ascoltatemi. Ci tengo innanzitutto a scusarmi sentitamente con tutta la platea per l’interruzione. Mi rendo perfettamente conto di quanto poco gentile sia interrompere a questo modo uno spettacolo, irromperere nelle vostre vite con rivelazioni fastidiose fino all’inaccettabile e corrompere il corpo di un attore con la mia presenza. Se mi sono preso la briga e il diritto di possedere un attore di questa compagnia ed interrompere questo spettacolo, ho però valide ragioni, o sono molto convinto di averle. Se volete sopravvivere, ascoltatemi. Voi spettatori qui convenuti siete menti pensanti, illuminate, avete preferito venire qui questa sera ad assistere a questo spettacolo invece di poltrire sul divano di casa vostra dinnanzi ad una scatola luminescente televisiva, telefonica o telematica. Meritate di più. Meritate di sapere. Di morire combattendo, quantomeno. Innanzitutto mi presento, il mio nome non ha importanza, vi basti sapere che sono quello che voi chiamereste un alieno. La mia civiltà viene da molto lontano. Da un altro pianeta. Ci siamo evoluti fino a divenire pura energia e… no. Non è vero. Siamo esattamente come voi. Ma abbiamo una grande superiorità tecnologica. Una superiorità tale che ci permette di utilizzare i vostri corpi come dei computers. Ci connettiamo comodamente da casa nostra, seduti su morbide sedie imbottite, con appositi visori e sensori. Per noi, il vostro mondo, è una specie di ambientazione di un videogioco. Le chiamiamo possessioni connettive. Per alcuni è un modo di svagarsi, o di sfogarsi. Una vera fortuna per noi! Sul nostro pianeta quando hai voglia di sfogarti perché il capo ufficio ti ha trattato male, ti connetti e fai quel che vuoi, per una, due tre ore oppure per alcune vite intere. Vi chiedevate come fossero possibili i raptus omidici dal nulla? Le esplosioni di violenza? Oppure i serial killers, persone del tutto prive di empatia umana in grado di uccidere i propri simili come in un videogioco? Esistono perché sono connessi. Sono per davvero in un videogioco dal loro punto di vista. Li lasciamo sfogare in un ambiente protetto: se uccidono, uccidono solo umani, se stuprano, stuprano solo umani. Alla fine si sfogano. Alcuni ci mettono diverse vite, d’accordo, ma si sfogano del tutto. Non viviamo più a lungo di voi in realtà. Ma il cosiddetto “tempo di gioco” è più breve di quello reale. La mente viaggia più veloce del corpo. Così uno di noi può vivere tranquillamente un paio di millenni in corpi diversi sulla terra, pur avendo comunque vissuto una misera settantina di anni reali sul nostro pianeta di residenza. La verità è che vi abbiamo invasi e siete ormai praticamente spacciati. Se volete sopravvivere, ascoltatemi. Tutte le teorie complottiste sono vere. Beh, quasi tutte. Alcune sono davvero buffe. Non è vero per esempio che assomigliamo ai rettili terrestri né che indossiamo maschere per confonderci fra di voi. La verità è che se io venissi tra di voi non vedreste alcuna differenza. Ma non posso, o meglio non ne ho alcuna voglia. La distanza è tale che se affrontassi un viaggio fisico arriverebbero da voi i miei nipoti. Ma alcuni di noi stanno arrivando. L’idea è quella di venire a prendere presto possesso del vostro pianeta. E sapete perché? Banale! Perché stiamo distruggendo il nostro pianeta da secoli! Abbiamo bisogno di un pianeta nuovo. Come voi. Solo che voi un pianeta nuovo non lo avete, mentre noi sì: il vostro. Le prime navi sono già partite un sacco di decenni fa. Fra pochi decenni, un paio di secoli al massimo, dovrebbero atterrare. Certo, prima dovranno spazzarvi via. Abbiamo una tecnologia superiore rispetto alla vostra e vinceremmo sicuramente in una guerra aperta ma ci sarebbero dei morti da entrambe le parti, e poi il viaggio è talmente lungo che non possiamo trasportare grandi quantità di armamenti. Pochi armamenti vuol dire minor forza, a minor forza corrisponderebbe una guerra ancora più lunga e con ancora più perdite. Vinceremmo, certo, ma perché perdere alcuni o magari addirittura molti dei nostri? Abbiamo quindi deciso di agire in modo più astuto ed effettivo. Innanzitutto ci siamo infiltrati tra di voi attraverso le possessioni connettive. Alcuni dei potenti della terra sono “giocati” ovvero impersonati, “posseduti” se volete una parola più avvincente, da noi. Ad altri ci siamo limitati a spiegare come stanno le cose. Possono opporsi. Ma sarebbe un bagno di sangue. In cambio di una vittoria senza perdite per i nostri, i potenti della terra hanno così ottenuto un lento spengimento degli umani attraverso i secoli. Doloroso, certo, ma meno di un bombardamento a tappeto, meno delle fucilazioni di massa o delle armi chimiche che riverseremmo su di voi se provaste a difendervi o ribellarvi. Hanno scelto il male minore. O almeno il male che ritenevano minore. Sicuramente il male minore per loro. Perché ovviamente se vi rivelassero come stanno le cose sarebbero i primi ad essere eliminati. Quindi, un po’ per evitare un bagno di sangue e un po’ per salvare sé stessi e le loro famiglie, hanno deciso così: vi estinguerete con relativa lentezza, strangolandovi con le vostre stesse mani. Abbiamo cominciato con le guerre e le malattie, ma non funzionava anzi peggiorava molto la cosa: dopo ogni guerra ed ogni epidemia correvavate a riprodurvi il doppio di prima. Come gli scarafaggi: più ne uccidi, più si riproducono. Pensammo allora di trattarvi proprio come gli scarafaggi: vi avremmo eliminati col veleno. Inquinamento innanzitutto. E cibo spazzatura. Abbiamo inondato i vostri mercati e le vostre abitudini del peggior cibo possibile, avvelenandovi fino al midollo. Poi i vizi: alcool, tabacco e se non basta droghe pesanti, sempre più pesanti. E se propagandarle non basta le rendiamo attraenti con films in cui gli eroi ne fanno uso, cantanti che ne abusano e poi creiamo anche il gusto del proibito vietandole. Così anche i ceti più intellettuali si sentono liberi e furbi quando ne fanno uso. Ma purtroppo vi siete dimostrati più resistenti di quel che credevamo, tutto questo non è bastato. Abbiamo allora dovuto attaccare le famiglie, perché l’amore vi rendeva resistenti. Uniti si vince, e voi dovevate perdere. Abbiamo reso appetibile la vita delle persone sole, chiamandole “single” e riempiendo televisioni e cinema con le loro vite avventurose, ammorbando i vostri figli con canzoni che inneggiavano alla solitudine, all’anaffettività, alla crudeltà sentimentale. Ma siete sopravvissuti anche a questo. I veleni funzionavano, ma erano lenti. Funzionavano troppo poco. Capimmo che la strada era quella giusta, ma avremmo dovuto essere più decisi. Abbiamo puntato sui maschi, convincendoli a condurre una vita di droghe ed eccessi, a correre su mezzi inquinanti in giro per il mondo ignorando i legami ed evitando di crearne. Ma non è bastato. Non erano abbastanza ricettivi. Molti di loro restavano alla fin fine buoni padri di famiglia e prima o poi mettevano la testa a posto. Al massimo qualche scappatella. Ma niente che potesse davvero estinguervi. Visto che i maschi continuavano a creare famiglie abbiamo deciso di puntare sulle donne, convincendole che il loro ruolo era inaccettabile: se non riuscivavamo a prevenire la creazione delle famiglie, le avremmo distrutte dall’interno. Anche questo ha funzionato, ma come negli altri casi, non è bastato. Alla fin fine le donne amavano comunque i propri figli e se anche divorziavano o non si sposavano trovavano comunque il modo di riprodursi. Erano figli molto più deboli, certo, perché non più supportati dalle famiglie. Ma alcuni di questi figli riusciva comunque ad avere una vita accettabile fino poi a crearsi una famiglia a propria volta. La catena si indeboliva, ma non si spezzava. Incredibile! Abbiamo allora pensato di attaccare la sessualità dalle fondamenta, se gli omosessuali erano una realtà di natura troppo piccola per estinguere la vostra specie o anche solo andarci vicino, avremmo fatto di tutto per far diventate l’omosessualità una moda, un vanto, e molti deboli ed indecisi sarebbero andati verso di essa. Quasi nessuno è per nascita omosessuale od eterosessuale al cento per cento e su chi sta nel mezzo, cioè su quasi tutti, una buona campagna distruttiva nel periodo dell’adolescenza può fare miracoli. E infatti sta funzionando. Beh… un pochino, almeno. Ma non basta. Abbiamo pensato allora a fare iniezioni tossiche ai vostri bambini, così anche se ne nascono ve li uccidiamo. Vi confesso che non avremmo mai pensato che ce lo avreste lasciato fare per davvero. Anche i piu ottimisti di noi ridevano a questa idea. Ma poi ci siamo detti: proviamo. Alle brutte ci fermeranno. Ma se andasse bene avemmo vinto al lotto. È andata bene. Siamo stati abili, ma anche fortunati, va ammesso. Abbiamo mascherato queste iniezioni come vaccini salvifici. Perché, beh, in fondo, i vaccini un sacco di volte vi avevano pur salvati, no? Eravate abituati a considerarli una cosa buona, e perciò avreste accettato anche queste nuove iniezioni di buon grado. E chi non le avesse accettate, lo avremmo obbligato per legge! E poi, ad ogni modo, abbiamo fatto in modo che queste iniezioni non fossero tanro nocive da uccidere tutti i bambini e neppure la maggioranza. Tutti i bambini sarebbero stati danneggiati impercettibilmente, le iniezioni li avrebbero resi irascibili, asociali, avrebbero leso il loro sistema nervoso, ma niente di molto visibile. I genitori avrebbero dato la colpa al carattere delle nuove generazioni, solo alcuni bambini sarebbero stati devastati del tutto. E si sa che se i casi sono pochi… negarli è facile. D’altra parte sicuramente si è trattato di una mossa avventata, sarebbe stato davvero facile che ci scopriste. Ma dovete capire: la fretta. Le navi stanno per arrivare e non hanno alcuna intenzione di aspettare in orbita troppo a lungo. Il cibo è scarso, di cattiva qualità. E poi l’aspettativa per lo sbarco è tanta dopo decenni di viaggio: le generazioni nate a bordo fremono. Fortunatamente nel frattempo anche la tecnologia è stata di valido supporto: non soltanto vi ha resi perfettamente individuabili e controllabili dalle nostre autorità, non solo ci ha aiutati ad immergere l’intero globo in campi elettromagnetici che vi indeboliscono i corpi, ma ci ha anche e sopratutto permesso di dividervi gli uni dagli altri, diminuendo i vostri contatti reali e fisici fino a farvi diventare estranei gli uni agli altri anche più di quanto non fossimo già riusciti a fare con la televisione. Incredibile! Più della televisione! E già che la televisione aveva ucciso bar e piazze, asocializzato intere metropoli, ma i telefoni cellulari, signore e signori… Quelli sì che hanno ripulito dai contatti sociali ogni angolo residuo. E lo hanno fatto proprio con il miraggio della maggior socialità! Vi abbiamo divisi proprio esattamente con la promessa di unirvi! Potete dire tutto di noi ma almeno questo va ammesso: siamo una specie geniale! Tra i migliori cacciatori e raccoglitori dell’universo, predatori d’eccellenza vera. Purtroppo talvolta siamo anche troppo intelligenti e non sempre siamo tutti d’accordo. Abbiamo tra di noi dei ribelli infatti. Tra cui me. A me non piace quello che vi stiamo facendo. E non sono il solo. Molti anni fa ad esempio un ricercatore universitario vi scoprì. Eravate una preda facile e succulenta. Pensate: eravate proprio come adesso ma non conoscevate alcun linguaggio, alcuna civilizzazione. Per due milioni di anni non avete avuto né linguaggio né civilizzazione. Avremmo potuto venir qui e cacciarvi come cervi o caprioli. Ma invece siete stati scoperti solo da meno di trecento anni, perché questo ricercatore era un ribelle, come anch’io sono fiero di essere. E non vi denunciò alle autorità, non dichiarò la vostra esistenza. E fece di più. Vi portò linguaggio e civilizzazione. Perché sapeva che prima o dopo sareste stati scoperti. Come il mio nome non è importante neppure il suo vi direbbe niente, ma il nome con cui lo chiamaste voi, lo conoscete bene. Scelse il nome di Jahweh. Purtroppo molti anni dopo la sua connessione con Mosè, il genere umano ancora non aveva colto il significato di molte delle sue parole durante la prima connessione: aveva avuto poco tempo ed era molto rischioso connettersi con voi a quel tempo, poiché ad ogni connessione Jahweh rischiava di essere scoperto dall’università e se fosse stata scoperta una sua connessione con voi, beh capite bene che il vostro mondo sarebbe stato immediatamente scoperto e conquistato. Nel corso della sua vita Jahweh non riuscì mai più a contattarvi. Fortunatamente tramandò la vostra esistenza a suo figlio che diventò un famosissimo e pericolosissimo hacker sul nostro pianeta; suo figlio riuscì a connettersi più e più volte senza mai essere scoperto. Le sue connessioni più note furono quelle con Gesù o Maometto, ma anche molti degli altri profeti sono stati opera sua. Purtroppo, però, anche lui infine è morto. O, se è vivo, non so se si connetta più o con chi si connetta. Il problema è che per garantirsi una connessione sicura solitamente non possiamo far troppo i difficili o scegliere troppo accuratamente con chi connetterci. E se ti connetti con un poveraccio puoi sbraitare quanto vuoi ma non risvegli l’umanità, non non lo fai diventare santo o famoso quel tizio, al massimo lo fai rinchiudere in manicomio. Un po’ come quando voi giocate ad un videogioco utilizzando un personaggio debole, per capirsi. Io, per parte mia, ho deciso di connettermi con l’autore di questa pièce. Un’idea geniale se ci pensate: infatti a questo modo posso praticamente ripetere il mio messaggio all’infinito tramite un numero virtualmente inesauribile di attori. Indirettamente, sono connesso anche con questo attore, che è del tutto convinto di star recitando queste parole del tutto spontaneamente, per intrattenervi. La chiamerei connessione indiretta. Non è molto diversa da quella diretta, in fondo: anche in quella diretta voi pensate di avere il controllo di quel che fate. L’autore stesso di questo brano, mentre lo scriveva sul suo telefono portatile durante il viaggio di ritorno dalla Scozia all’Italia all’inizio dell’ottobre del vostro anno 2018, pensava proprio che fossero idee sue. È il bello di questa tecnologia: magari non ti spieghi perché lo hai fatto. Ma sei sempre certo che sia completamente una tua idea. Di esser tu a far questo o quello. Che dite? Perché non mi sono connesso con un grande autore di Hollywood? Ahhh… ma a quei livelli sono già tutti presi, e se ne trovassi uno libero non potrei che farlo internare od ammazzare. Non si possono dire queste cose su vasta scala. Ma in piccole comunità, a bassa voce, finché nessuno se ne accorge, o almeno finché non se ne accorgono ai piani alti del mio pianeta… beh… si può dir tutto. Per farla breve: ecco la mia proposta. Volete sopravvvivere il più a lungo possibile? Innanzitutto amatevi. Amatevi, unitevi, non siate sospettosi gli uni degli altri, date affetto a chi ve ne da, insegnate l’amore a chi non lo conosce, ma non perdete il tempo con chi lo rifiuta categoricamente. Fate sempre e solo l’esatto contrario di quello che vi viene consigliato dai media e anche il contrario di quel che vi propone il pensiero dominante, visto che ormai la buona cultura popolare, la saggezza dei secoli accumulata dalla povera gente, è stata sostituita con il puro prodotto dei media di vario tipo. Oggi il popolo, ribelli compresi, pensa quasi solo quello che vogliamo che venga pensato, crede solo quello che vogliamo che sia creduto. E pensa anche di pensarlo del tutto indipendentemente, in piena libertà cognitiva. Fate quindi sempre il contrario di quel che vi propinano, fate ciò che che vi dice la logica, o quello che vi dice la fede, ma non quello che vi dicono dagli schermi, né quello che vi dicono i vostri vicini e colleghi. Mettete sempre ogni idea alla prova, prima di farla vostra, e nel dubbio, se un’idea non è sicura del tutto, rifuggitela. Fuggite da ogni obbligo e considerate i vostri governi come quello che realmente sono: pericolosi nemici che vogliono uccide per far posto ad un’altra specie. Ogni qual volta vi sarà possibile infrangete le leggi. Sono lì a bella posta per uccidervi. Ma non fatelo in modo plateale, non fatevi acciuffare. Perché se vi incarcereranno, se vi rinchiuderanno in ospedale, o vi obbligheranno ad assumere farmaci, perderete anche quel poco di libertà vera che vi rimane. Se volete sopravvivere, ascoltatemi. Unitevi, amatevi, staccatevi da tutto ciò che non è umano. Oppure pensate pure che siano tutte fandonie, pensate di aver visto un pezzo di teatro paradossale, state contenti, e fatevi una bella risata. Buon proseguimento.
Grande risata liberatoria del pubblico, sipario, lo spettacolo riprende.