Ho conosciuto V, esiste davvero, i suoi nemici sono la violenza e il riscaldamento globale. V esiste davvero, e ci salverà la vita, se gli daremo una mano.
Il vero nome di V per Vendetta è Simone Scampoli, l’ho scoperto io, fidatevi. Sto ovviamente scherzando, ma scherzo fino ad un certo punto. Se leggerete fino in fondo vedrete il perché del paragone.
Studente di un istituto tecnico, si diploma e entra giovanissimo nelle ferrovie dello stato, un posto sicuro, un posto fisso, il sogno di chiunque. Ma lo lascia, perché la routine del consumismo non lo riesce a contenere. Simone vuole di più, e sa come prenderselo. Va a Berlino e diventa uno stimato pasticcere vegano, inizia a fare attivismo in tutte le forme possibili, vuole un mondo migliore. Tranne la protesta violenta, Simone è in prima linea sempre e dovunque.
Un bel giorno scopre il “the Save Movement” di Anita Krajnc, un movimento che sfrutta l’effetto Truman Capote per salvare gli animali: Truman Capote scrisse un libro su di un condannato a morte, non lo salvò ma attirò il problema sulla pena di morte e l’opinione pubblica si smosse. Allo stesso modo, il “the Save Movement” va davanti ai mattatoi per coccolare gli animali che stanno per entrare ad essere uccisi, li coccola, li filma e manda i video sui social network, per far vedere quanto quelle vite siano consapevoli, coscienti, sofferenti, molto diverse dagli oggetti neutri che l’industria della carne. Inizia così ad avere un piccolo stipendio da attivista e torna in Italia per far conoscere il “the Save Movement”. È un successo: regione dopo regione, città dopo città, conferenze, apparizioni in TV, video sui social, interviste radio e sui giornali. Ma non basta.
Simone riparte.
Tour europeo questa volta, e si unisce anche ad Animal Rebellion, una costola di Extinction Rebellion. Il loro scopo? Fermare il mondo finché i governi non ammetteranno l’ovvio: che il riscaldamento globale è un’emergenza, e che la sua principale causa sono i mostruosi allevamenti da cui ogni giorno vengono mandati al mattatoio 150 milioni di animali al giorno.
Il 7 Ottobre, Simone farà parte della manifestazione che mira a bloccare la city di Londra per un minimo di due settimane, fino a che il governo non prenderà sul serio questa emergenza, per non morire tutti bolliti da un effetto serra gonfiato dalla stupidità umana. Il 7 ottobre la stessa manifestazione si terrà anche a Roma, anche se non avrà la stessa portata.
Certo, l’attacco a Londra non farà “esplodere il vecchio Bailey” come nel fumetto di V per Vendetta, ma porterà alla luce gravi criticità del governo inglese e cercherà di farlo tornare alla ragione, proprio come fa V, con un’azione di portata storica: il blocco della più ricca città d’Europa per ben due settimane.
Speriamo che tutto vada per il meglio.