
La Bomba Nonviolenta e l’Artificazione Interruttiva sono due strumenti di lotta al consumismo.
Il primo consiste nell’attirare l’attenzione del pubblico in modo molto rumoroso senza usare violenza, come faceva il Movimento Hyronista distribuendo fogli di carta bianca e dicendo ad ognuno “tenga, questo è il suo pezzo di relstivismo assoluto” oppure Anonymous for the Voiceless mostrando i filmati dei mattatoi in piazza. Ottimo per un tipo di protesta di tipo concentrativo ovvero attirare l’attenzione su di un tema ed informare a riguardo.
Il secondo è più personale e serve per interrompere gli schemi mentali routinari del consumismo: si prende quel che si trova e lo si trasforma in arte, senza spendere niente. Canticchaire per la strada, fare castelli con le gomme da cancellare da scuola oppure fare un quadro con pezzi di un catalogo pubblicitario arrivato gratuitamente per posta. Lo scopo – più utile di quel che sembra – è interrompere e quindi distruggere gli schemi mentali routinari che, se rispettati, uccidono la creatività dell’individuo e talvolta rischiano di mandarlo perfino in depressione.
Guido Giacomo Gattai